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L’instabilità del mercato energetico continua.

Le famiglie italiane sono schiacciate ormai da mesi dal fardello del caro-bolletta. Nonostante gli interventi del Governo per mitigare l’impatto dei prezzi alle stelle delle materie prime, le fatture di luce e gas restano una voce di spesa pesante per le tasche delle famiglie italiane.

I dati sui rincari

Secondo l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, una “famiglia tipo” (con 2.700 kWh di energia e 1.400 metri cubi di gas consumati all’anno) spenderà per le bollette luce circa 1.071 euro tra il 1° ottobre 2021 e il 30 settembre 2022, con un rialzo del +91% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° ottobre 2020 – 30 settembre 2021). Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per il gas sarà di circa 1.696 euro, con un aumento del +70,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.

Cosa contribuisce a questa instabilità?

La Guerra in Ucraina, i timori di un nuovo blocco delle forniture di gas russo verso l’Europa, i traumi da pandemia nelle filiere di approvvigionamento, sono queste alcune delle principali ragioni che contribuiscono a far oscillare i prezzi delle materie prime (petrolio, carbone e gas naturale), provocando un effetto domino sulle spese in bolletta.

I flussi di gas russo verso l’Europa, attraverso i tre principali gasdotti Nord Stream, Yamal e via Ucraina, si sono ridotti di circa il 40% rispetto alla prima settimana del 2022 e del 70% rispetto ad un anno fa. Per queste ragioni, l’instabilità del comparto energetico rischia di estendersi anche ai prossimi mesi con nuovi rincari in agguato quando l’inverno sarà alle porte, i termosifoni torneranno a funzionare e la “fame” di metano tornerà a mordere.